Il record

Everest Speed Record

Per la prima volta, nel maggio del 2003, nel 50° anniversario della conquista dell’Everest, si tenterà il record di andata e ritorno in giornata e per la prima volta, verrà certificato da una federazione sportiva, la FSA (Federation for Sport at Altitude) con mezzi scientifici.

I record dell'Everest

Per Tenzing e Hillary nel ‘53 l’obiettivo era arrivare nel punto più alto della terra, con o senza ossigeno e con il riferimento cronometrico della stagione - entro fine maggio, prima dell’arrivo del monsone.

Nello storico evento la sfida, già lanciata come salita invernale, senza ossigeno, in solitaria, in giornata, al femminile e agli ultra cinquantenni - diventa l’andata e ritorno in 24 ore dal Campo Base.

I passi storici più significativi che portano a questo tentativo sono stati:
1953 Prima salita assoluta - Edmond Hillary e Tenzing Norgay
1975 Prima salita femminile - Junko Tabei
1978 Prima ascesa senza ossigeno - P Habler, R Messner
1980 Prima salita in solitaria - Reinhold Messner
1988 Primo Record di salita senza ossigeno in giornata - Marc Batard (26/09/1968)
1990 Prima salita in 24 ore totali - Marc Batard
2000 salita in 15h56’ con ossigeno - Babu Chiri
2003 salita e discesa con ossigeno in 18h20' - Lakpa Gelu Sherpa, 26 maggio (salita 10h56')

 

 

Il protagonista
Meraldi festeggia gli 8013 m della Shisha Pangma

Il protagonista di questo tentativo è Fabio Meraldi, 38 anni, italiano.
E’ uno dei pochi uomini al mondo in grado di realizzare questa performance. Le sue potenzialità sono uniche - sa fondere l’atleta, lo skyrunner e l’alpinista in un solo corpo e mente. Questo mix è anche la strategia del record.
I suoi risultati sportivi, sia nello sci alpinismo che nello skyrunning, lo pongono come il numero uno al mondo.
Il suo record di salita ai 6970m dell’Aconcagua e agli 8013m dello Shisha Pangma, sono buone referenze anche per l’Everest.

La strategia

Dai 5.350m del Campo Base ai 7.950m del Colle Sud, salirà in stile skyrunning (la corsa in alta quota) con delle scarpe speciali da trail running, ramponcini e vestiario da sci alpinista (tuta aderente leggera). Dal Colle Sud alla vetta indosserà abbigliamento supertecnologico d’alta quota, ma sempre leggero, studiato appositamente per questa impresa così particolare.

il cronometraggio Sector Official Timing
- un tempo per ogni luogo, anche in vetta all’Everest
La valutazione di una performance passa attraverso l’inevitabile misura del tempo e l’obiettivo è duplice:
- Realizzare un importante record di andata e ritorno alla vetta in giornata
- Certificare questa performance con una misurazione scientifica esatta

La certificazione ufficiale

La certificazione del record da parte di una federazione sportiva, la FSA (Federation of Sport at Altitude, che ha progettato e realizzato 23 record sopra i 4.000m in 10 anni), con il cronometraggio abbinato alla posizione satellitare, può aprire una nuova era nella storia dell’alpinismo.
Il tempo con lo spazio diventa un’assoluta certezza anche in montagna.
Il cronometro tuttavia non interferirà con la sfida e lo spirito di avventura perché l’Everest non è uno stadio dove mettere fotocellule e cronometristi.
L’Official Timing, sarà integrato con il Sector Time, un concetto di tempo parametrato ad altri dati che danno il valore della performance umana.
In questo caso sarà relativo alla posizione geografica: il tempo scorrerà dal campo base abbinato alla posizione di un punto in movimento che sale con le sue forze per fermarsi sulle coordinate 27°59’17” di Latitudine Nord e 86°55’31” di Longitudine Est, la vetta dell’Everest, e continuerà nuovamente fino al ritorno al Capo Base.

Il programma

Partenza 1 - ore 16.00. Campo Base, 5350m con attrezzatura da skyrunner
Partenza 2 - ore 02.00. Colle Sud, 7950m con vestiario alpinistico
Arrivo in vetta - ore 10.00. Collimazione GPS-cronometro e inizio discesa
Arrivo al Campo Base - ore 16.00. Discesa con attrezzatura alpinistica

 

L'Everest - una breve storia

Nel 2003 si festeggia il cinquantesimo anniversario della sua conquista. Tenzing Norgay e Sir Edmund Hillary scalarono per primi la montagna più alta del mondo il 29 maggio, 1953 - l’Everest.

La storia delle grandi conquiste himalayane ha avuto per protagonisti uomini di ogni nazionalità. E’ una storia di cui si è parlato e scritto in tutte le lingue del mondo, ma solamente rifacendosi alle date e ai fatti di queste conquiste che si possono capire ed interpretare le nuove tendenze ed il modo con cui l’alpinismo si rivolge oggi verso queste montagne.

La corsa per la salita di tutte le cime, lungo i versanti e le vie più facili durò 14 anni dal 1950 al 1964. Terminata l’era più esplorativa inizia un nuovo periodo, quello delle conquiste.

Così l’alpinismo himalayano in questi trent’anni ha percorso le pareti più ardue, poi si sono effettuate spedizioni leggere e con attrezzature più ridotte. Esplorati gli ottomila, l’uomo ha intuito e sperimentato altri orizzonti, altre prospettive, altre lunghe marce solitarie verso il significato di se stesso.

E su questa strada l’avventura sembra non finire mai…Intanto i tempi sono già mutati e nella storia dell’avventura sulle montagne più alte del globo sono entrati i record ed il cronometro. La vetta dell’Everest rappresenta un luogo geografico che si stacca dal resto del mondo, e diventa il simbolo di un primato assoluto.