MANUELA DI CENTA

In bocca al lupo a chi ha preferito la continuità

Manuela Di Centa non ce l'ha fatta. Flavio Roda è il Presidente della Fisi per il prossimo quadriennio e avrà così la possibilità di proseguire l'impegno assunto due anni fa, quando subentrò al commissariamento provocato dalle dimissioni di Gianni Morzenti. E' stato proprio questo, probabilmente, il motivo che ha spinto le società a preferire Roda a Manuela e pure all'altro candidato Pietro Marocco, Presidente delle Alpi Occidentali: la continuità. Molti Comitati Regionali si erano schierati fin da subito con Flavio e seppure il voto sia in mano agli sci club, il meccanismo delle deleghe ha, come spesso è accaduto, determinato tale scelta.
‏Comunque, un epilogo che Manuela rispetta e accetta sotto tutti i punti di vista, riconoscendo in Flavio Roda determinazione e passione: "Se Flavio ha deciso due anni fa di scendere in campo e quest'anno di ripresentarsi, significa che ha fortemente voluto dedicare tutto se stesso, come d'altra parte ero disposta a fare io, alla Federazione e questo merita senza dubbio molto rispetto. Abbiamo idee diverse su come si debba gestire la Federazione e sui progetti di lavoro atti alla promozione degli sport invernali, ma auguro al Presidente di avere fortuna nei suoi intendimenti. Per quanto mi riguarda, ho affrontato questa avventura pur sapendo che sarebbe stata un'impresa salire sul gradino più alto del podio, ma è un passo che rifarei mille volte. Il breve periodo della campagna elettorale mi ha lasciato nel cuore un'esperienza indimenticabile. Per la prima volta ho dialogato con tantissimi sci club, sono entrata in contatto con i numerosi problemi e le mille difficoltà in cui versano le società della neve e i gesti di affetto ricevuti, anche magari da chi aveva comunque deciso di votare uno degli altri due candidati, hanno per me il sapore della vittoria.
Mi sono ritirata dall'attività agonistica dopo le Olimpiadi di Nagano del 1998 ed è bello sapere che a distanza di 16 anni tanta gente continua ad apprezzarmi, anche fuori dai binari del fondo. Ringrazio chi ha voluto scrivere il mio nome sulla scheda elettorale, anche se mi auguro che alle prossime elezioni, il sistema non debba più appoggiarsi sulle deleghe e sui proclami dei Presidenti di Comitato, perché in questo modo non si ha la certezza che il risultato sia l'effettiva espressione e volontà degli sci club. Nel mio programma c'era l'idea di inserire il voto on line, come accade in tanti altri settori, anche se mi rendo conto che tale meccanismo toglierebbe potere alla dirigenza regionale. Lancio un "in bocca al lupo" anche ai Consiglieri eletti e mi auguro che possano trovare le condizioni per fare gioco di squadra assieme al Presidente, perché è solo con un team affiatato che si possono raggiungere risultati positivi. Se mi ricandiderò tra 4 anni? Difficile dirlo, ora torno di filata agli altri miei impegni istituzionali in qualità di membro Cio e della giunta del Coni. Vedremo se nel 2018 sussisteranno ancora i presupposti di una mia scesa in campo.
Ringrazio tutti quelli che nella campagna elettorale hanno voluto affrontare questo sogno assieme a me. Coloro che mi hanno aiutato, supportato e offerto i loro consigli. Da sola non sarei forse riuscita ad arrivare fino al traguardo. E' vero, non l'ho tagliato per prima, ma chi ha vissuto l'alto agonismo come me, sa che dietro a una vittoria ci sono anche le sconfitte, le delusioni e tante esperienze cui fare tesoro per la gara successiva. E i successi che ho ottenuto non sono mai arrivati per caso. Ringrazio anche Pietro Marocco, candidato come me, alla presidenza. Ci siamo spesso trovati assieme a dialogare con gli sci club e si è sempre dimostrato corretto e collaborativo.
Grazie davvero di cuore a tutti".
 
 

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